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Epidemia di Malattia da Virus Ebola in Uganda: Attivazione della sorveglianza sanitaria

Il Ministero della Salute italiano ha attivato misure di vigilanza dell’Epidemia di Malattia da Virus Ebola nei confronti del personale di organizzazioni governative ed organizzazioni non governative e cooperanti.

La procedura di sorveglianza sanitaria si applica al personale in rientro in Italia da tutti i territori dell’Uganda. Sono previste le seguenti misure:

  1. Prima della partenza dal Paese affetto da malattia da virus Ebola

Non appena siano a conoscenza dei dati di volo di ingresso dell’operatore/operatrice in Italia, ne danno comunicazione via email alla ex Direzione Generale Prevenzione Sanitaria (DGPREV) del Ministero della Salute riportando (per ciascun operatore, in caso di più operatori in ingresso in Italia):

  • Dati relativi all’operatore che rientra in Italia
  • Itinerario del viaggio e dettagli del volo di ingresso in Italia (n° di volo e date di arrivo)

Contestualmente, e comunque non oltre le 48 ore precedenti l’ingresso in Italia, dovranno inviare anche:

  • Dichiarazione ita  – eng firmata da legale rappresentante della ONG/dal responsabile del Progetto e, ove possibile, dal medico dell’organizzazione.
  • Copia dell’assicurazione sanitaria dell’operatore che rientra in Italia

Tutti i suddetti documenti vanno inviati contemporaneamente ai seguenti indirizzi email:

dgprev@postacert.sanita.it;

segr.dgprev@sanita.it;

malinf@sanita.it;

coordinamento.usmafsasn@sanita.it;

coordinamento.contactracing@sanita.it

  1. Durante il viaggio

L’operatore è tenuto a stampare e portare con sé, tenendola sempre a portata di mano anche a bordo, copia della scheda anamnestica , debitamente compilata con i propri dati anagrafici e le altre informazioni non soggette a modifica durante il viaggio, avendo cura di aggiornarla con gli eventuali valori della temperatura corporea rilevati dalle Autorità sanitarie nel corso degli sbarchi/imbarchi.

Qualora durante il volo l’operatore in ingresso in Italia da Paese affetto da virus Ebola (così come qualunque passeggero o membro dell’equipaggio che abbia soggiornato in uno dei suddetti paesi negli ultimi 21 giorni) presenti uno o più sintomi, il passeggero segnalerà immediatamente la circostanza al personale di volo, e l’aereo potrà atterrare solo presso gli Aeroporti sanitari di Fiumicino o di Malpensa, ove verranno attuate le procedure previste.

  1. All’arrivo in Italia

In caso di insorgenza di sintomi durante il volo, l’aereo dovrà atterrare solo presso gli aeroporti sanitari di Fiumicino o di Malpensa, ove verranno attuate le procedure previste per tali casi dalle rispettive ordinanze emesse dall’USMAF-SASN competente.

 

In caso di assenza di sintomi durante il volo, all’arrivo dell’aereo:

  • tutti i passeggeri devono rimanere seduti e compilare la PLC che sarà ritirata dal personale USMAF SASN;
  • l’operatore, o il passeggero segnalato, deve recarsi al portellone di uscita anteriore;
  • il personale sanitario dell’USMAF-SASN sale a bordo;
  • nessuno sale e nessuno scende dall’aereo; sono sospese le attività di routine a bordo della cabina passeggeri, stiva, sotto bordo e bottino di bordo ad esclusione del cavo corrente all’aereo e comunicazioni terra cockpit; altre attività sono autorizzate dal medico USMAF-SASN;
  • il medico USMAF salito a bordo misura la temperatura corporea e completa la compilazione della scheda anamnestica portata dal passeggero (in caso contrario la compila ex novo), in base all’esito del controllo:

 

– se il controllo risulta NEGATIVO (no febbre e scheda anamnestica negativa) → tutti i passeggeri possono scendere e sono attivate le attività di routine (cabina passeggeri, stiva, sotto bordo e bottino di bordo);

– se il controllo risulta POSITIVO (presenza di febbre) → viene attivata la procedura prevista dell’Ordinanza eventualmente emanata dall’USMAF competente.

Si specifica che per gli operatori/ le operatrici provenienti da zone a rischio che non abbiano riportato alcun tipo di esposizione nei 21 giorni precedenti, o per i quali non è possibile stabilire se l’esposizione sia avvenuta o meno, si raccomanda, in via cautelativa, di attivare comunque la stessa sorveglianza dei contatti a basso rischio (il livello di rischio deve essere valutato sulla base delle indicazioni riportate nella circolare del Ministero della Salute n. 26116 del 4 settembre 2019).

Tali indicazioni potranno subire modifiche in base all’evoluzione epidemiologica dell’evento.