”Celebrare la nostra democrazia e i suoi valori è doveroso, ma dopo mesi di lockdown lasciarci andare a festeggiamenti non è ancora opportuno dopo tanti sacrifici. Non possiamo infatti dimenticare l’elevatizzimo tributo pagato dall’Italia in termini di vite umane. Sono oltre 125mila i connazionali che hanno perso la loro vita. Un’intera generazione di nonni, genitori, fratelli e sorelle, ricchezza e memoria della nostra società. Il primo pensiero deve andare a loro e alle loro famiglie. Consentitemi di ringraziare ancora una volta quelle donne e quegli uomini che hanno servito il paese come medici, infermieri, operatori sanitari e anche i colleghi che sono rimasti al loro posto spesso in Paesi molto difficili, per assicurare attenzione e assistenza ai nostri connazionali”. Lo ha dichiarato l’ambasciatore italiano a Kampala, Massimiliano Mazzanti, in un videomessaggio in occasione della Festa della Repubblica”. ”Miei cari compatrioti, cari amici in Uganda, Ruanda e Burundi ricorrre oggi il 75esimo anniversario dello storico referendum del 2 giugno 1946 che sancì l’inizio della democrazia e della Repubblica in Italia. Lo scorso anno la pandemia non ci ha consentito di celebrare assieme fisicamente la festa della Repubblica. A distanza di oltre un anno dall’inizio della pandemia di Covid-19, le campagna vaccinali in Italia e nel resto del mondo stanno finalmente facendo intravedere una luce, un barlume di speranza di uscire quanto prima dal tunnel di oscurità che ci ha avvolti, tutti e ovunque. Persistono tuttavia limitazioni agli assembramenti e alle celebrazioni collettive a garanzia della nostra incolumità e di quella dei nostri cari”,