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Messaggio Natale e Fine Anno Amb. Mazzanti

Miei cari connazionali, cari amici,
ci apprestiamo a celebrare il Natale, tradizionale momento di aggregazione e di riflessione per le nostre famiglie che, al volgere di questo difficile 2020, siamo purtroppo ancora costretti a festeggiare in forme più “contenute”.
La pandemia non ci consentirà, infatti, di celebrare fisicamente assieme questa importante ricorrenza: il tradizionale ricevimento natalizio per la collettività, che nel 2019 ha portato centinaia di connazionali in residenza, non si potrà tenere. Abbiamo dovuto rimandare, come sapete, anche le celebrazioni per il 2 giugno 2020: avrei voluto, come da tradizione, incontrarVi tutti a Kampala, a Kigali, a Bujumbura, per rinnovare ancora una volta la comune appartenenza al nostro Paese, quel comune sentire che ci unisce ovunque siamo nel mondo.
Mi rincuora il pensiero che torneremo a celebrare assieme la Festa della Repubblica ed il Natale il prossimo anno, quando la distanza sociale e tutto ciò che ci sta ancora separando saranno, lasciatemelo ancora una volta auspicare, solo un ricordo.
L’Italia ha pagato un tributo elevatissimo in termini di perdite di vite umane: il nostro primo pensiero deve andare a loro ed alle loro famiglie. Vorrei ringraziare ancora una volta quelle donne e quegli uomini che hanno servito con abnegazione e sacrificio il nostro Paese: come medici, infermieri, operatori sanitari e tutti coloro che hanno assicurato l’ordine pubblico e la sicurezza nei difficili tempi della pandemia. A tutti loro dobbiamo rivolgere la nostra più profonda gratitudine.
Lasciatemi esprimere anche un sentimento di apprezzamento e fierezza nei Vostri confronti, cari connazionali in Uganda, Ruanda e Burundi. Malgrado le difficoltà imposte dalla pandemia, malgrado le legittime preoccupazioni causate dal diffondersi dei contagi, non avete mai abbandonato quel senso di speranza ed ottimismo che è un po’ tutto italiano e che ha saputo tradursi in solidarietà verso gli “altri”, non solo verso famigliari ed amici. Una resilienza che trova radici profonde nella nostra storia e nell’italianità, e che trova il modo di manifestarsi sempre, soprattutto nei momenti di difficoltà.
Io stesso ho trascorso gli ultimi quindici mesi a Kampala, senza fare mai ritorno in Italia, per essere sicuro, assieme al mio staff, di poter assicurare la migliore assistenza ai nostri connazionali in questi difficili tempi di pandemia.
Ma non dobbiamo volgere lo sguardo solo al passato. Il 2021 sarà l’anno in cui potrebbe concretizzarsi la promessa di tempi migliori e del superamento stesso di questa difficile pandemia. Seppure facendo tesoro delle complesse esperienze vissute, riscopriremo quel contatto sociale, quel calore interpersonale che sono parte integrante della nostra identità.
È con questo spirito che assieme alla mia famiglia ed al personale dell’Ambasciata desidero augurare a Voi tutti, cari connazionali in Uganda, Ruanda e Burundi, un felice Natale ed un inizio 2021 improntato alla speranza ed all’ottimismo.
Usciremo anche da questa pandemia e torneremo ad abbracciarci.

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