Questo sito utilizza cookies tecnici (necessari) e analitici.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookies.

Discorso dell’ On. Ministro Luigi Di Maio per il 1° maggio 2020

Oggi è il primo maggio, festa di tutti i lavoratori, e vorrei rivolgervi i miei auguri con quelle che furono le parole del presidente Sandro Pertini

“Gli italiani sono un popolo generoso, laborioso, non chiede che lavoro, una casa e di poter curare la salute dei suoi cari. Non chiede quindi il paradiso in terra. Chiede quello che dovrebbe avere ogni popolo”.

Queste parole del presidente Sandro Pertini oggi assumono una valenza ancor più importante, in un momento in cui ci troviamo ad affrontare uno dei capitoli più difficili della nostra storia.

Un momento in cui molte famiglie e lavoratori temono per il proprio futuro e anche per il proprio presente.

Oggi, 1 maggio, nel giorno della Festa dei lavoratori, abbiamo il dovere di dirci che queste preoccupazioni non possono e non resteranno inascoltate.

Il lavoro è un diritto sacrosanto di ogni essere umano, un diritto garantito dalla nostra Carta costituzionale. In questi anni abbiamo visto persone ammalarsi per il lavoro, perdere la vita per il lavoro, piangere ma anche sorridere per il lavoro, quando dopo tante battaglie hanno visto riconosciuti i propri diritti.

A tutte queste persone oggi va il mio pensiero e quello di un Paese unito, quello di una Nazione forte. Ma un pensiero speciale in questo momento va a tutti coloro che nel buio del lockdown hanno continuato a tenere acceso il motore dell’Italia. A chi, ad esempio, ha permesso a milioni di famiglie di poter mangiare e fare la spesa.

Il mio pensiero va anche a chi ha vigilato e continua a vigilare sulle nostre strade, giorno e notte, forte della sua giovane età e del suo coraggio, come i ragazzi di Strade Sicure, uomini e donne in uniforme che ci rendono orgogliosi ogni giorno.

Grazie anche a chi garantisce la sicurezza su tutto il territorio nazionale, con grande competenza, impegno e spirito di sacrificio, rischiando la propria vita, come i nostri valorosi Carabinieri.

Ma il mio pensiero va pure a tutti i militari e alle forze di polizia e poi va a un altro esercito, fatto di persone che come nessun altro in questa crisi hanno combattuto in prima linea, sul fronte, negli ospedali. Facendo turni strazianti, 24 ore su 24. Sono le nostre forze bianche: medici, infermieri, operatori sociosanitari, ricercatori. Alcuni di loro hanno perso la vita per salvare quella dell’altro. Se oggi stiamo ripartendo è grazie a loro.

Poi ci sono le mamme, perché nessuno lo dice ma anche fare la mamma è un lavoro, forse uno dei più duri. E i nonni, che hanno lavorato per decenni e ora chiedono giustamente la presenza dello Stato. Figure spesso invisibili, di cui nessuno si accorge ma essenziali per il nostro Paese, come lo sono i nostri autotrasportatori, che ogni giorno lavorano nell’ombra e che in questo mese hanno permesso all’Italia di continuare a camminare sulle sue gambe. Anche senza di loro non ce l’avremmo mai fatta.

Un ultimo abbraccio virtuale va a tutti coloro che un lavoro ancora non ce l’hanno, a chi vive tra mille difficoltà e a volte nello sconforto. Lo Stato è presente e vi assicuro che darà il massimo per ognuno di voi.

Buon 1 Maggio

Sempre a testa alta, viva l’Italia.